Riprende l’attività del fisco: in arrivo milioni di cartelle.

Ci siamo! Il lunghissimo periodo di moratoria delle attività di accertamento e riscossione, iniziato il lontano 8 marzo 2020 e di volta in volta rinviato, è terminato. Da due giorni infatti (dal primo settembre 2021) sono ripartite le attività di notifiche di nuove cartelle di pagamento, fermi amministrativi, pignoramenti; si possono avviare (o riprendere) le azioni esecutive, tenuto conto della proroga di cui può beneficiare il fisco: le annualità in scadenza nel 2020 e nel 2021 sono infatti prorogate di due anni, mentre quelle successive (ad esempio quelle che scadranno nel 2022) saranno prorogate di 542 giorni.

Bisogna anche riprendere i pagamenti delle cartelle che erano stati sospesi, per cui tenuto conto che si riprende dal primo settembre, i pagamenti vanno effettuati entro il 30 settembre 2021 (chiaramente stiamo qui parlando delle cartelle notificate precedentemente).

Questa immensa sospensione dei termini di versamenti, la quale ha abbracciato un periodo lungo più di un anno e mezzo, è iniziata l’8 marzo 2020 e si è conclusa il 31 agosto 2021 (per la precisione, va detto che per i residenti della cosiddetta “prima zona rossa”, quella dei comuni lombardi in cui è esplosa inizialmente la pandemia del Covid-19, il periodo iniziò già il 21 febbraio 2020).

In questo periodo sono stati bloccati i pagamenti delle cartelle di pagamento, degli accertamenti esecutivi dell’Agenzia delle Entrate, degli avvisi di addebito dell’INPS e via dicendo.

Cosa accade a chi aveva dei piani di dilazione con l’Agente per la Riscossione (cioè Agenzia Entrate-Riscossione oppure Riscossione Sicilia per i cittadini siculi) ? Tutte le rate che in questo frangente di tempo sono state sospese, vanno pagate per intero entro il 30 settembre 2021. E’ chiaro che potrebbe essere difficile far fronte a questo gravoso compito, ma per non incorrere nella decadenza dalla rateizzazione bisogna far in modo che la rate non pagate non siano superiori a 10.

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