La scelta della tassazione per le SRL

Con le nuove regole della tassazione delle SRL, bisogna fare delle scelte molto oculate per risparmiare sul carico fiscale. Non basta un consulente che tenga i conteggi e faccia i calcoli delle imposte a fine anno, ma bisogna guardare anche in chiave prospettiva al futuro, per capire quale potrebbe essere il miglior modo per alleggerire il carico fiscale, sfruttando le opzioni che la normativa fiscale concede alle imprese.

LA NUOVA TASSAZIONE DELLE SRL

Tralasciando l’IRAP, fino a qualche tempo fa il reddito delle SRL era soggetto all’IRES (per il 24%) nel momento in cui veniva dichiarato dalla SRL; poi, in caso di eventuale successiva distribuzione ai soci, nella maggior parte dei casi questi andavano a dichiarare l’importo in dichiarazione, ma non per intero, bensì applicando una percentuale (dal momento che stavano introitando un reddito che già era stato assoggettato a tassazione in capo alla SRL). Le regole in realtà cambiavano a seconda che il soggetto percettore godeva di una partecipazione “qualificata” o meno, ma non ci soffermiamo su questo.

La legge di bilancio 2018 ha cambiato le regole. Come funziona oggi? Innanzi tutto il reddito prodotto in capo alla SRL viene sempre tassato al 24%. Dopo, in caso di eventuale distribuzione ai soci, ci sarà una ulteriore tassazione del 26%, tramite ritenuta secca operata dalla società, per cui il socio non andrà neppure a inserire nella propria dichiarazione l’importo percepito.

Facciamo un esempio. Supponiamo che la SRL abbia prodotto un utile di 100. Semplificando al massimo (e supponendo per semplicità che l’IRAP non esista), la società si troverà a dover pagare un’IRES pari a 24, per cui avrà un utile finale di bilancio di 76 (cioè i 100 iniziali meno il 24). Nel momento in cui i soci volessero distribuire questi 76, la società dovrà fare una trattenuta pari al 26%, quindi nel nostro caso 19,76. Alla fine della fiera, i soci si saranno trovati in saccoccia un utile netto pari a 56,24, con una tassazione totale del 43,76%.

Possiamo quindi già arrivare a una conclusione: il carico fiscale dipende anche dalla eventuale decisione della distribuzione dell’utile, perché se la società dovesse decidere di distribuire tutto l’utile prodotto pari a 100, il carico fiscale sarebbe pari al 43,76%, ma se i soci dovessero decidere di non distribuire l’utile e reinvestirlo nella SRL, ci fermeremmo alla minore tassazione del 24%.

LA SCELTA DELLA TASSAZIONE PER TRASPARENZA

A mescolare le carte in gioco, c’è la possibilità di poter optare (da parte dei soci della SRL) per la tassazione “per trasparenza”. Questo sarebbe il regime che già esiste per le società di persone (le SNC e le SAS, nella quasi totalità dei casi), il quale comporta che il reddito prodotto dalla società viene attribuito direttamente ai soci, i quali pagano le relative imposte. Insomma, a prescindere dalla eventuale materiale distribuzione dell’utile, è come se l’utile fosse virtualmente subito distribuito ai soci, per cui la società non paga nulla e i soci inseriscono il reddito nella propria dichiarazione dei redditi e pagano le relative imposte.

COME SCEGLIERE?

Ovviamente la scelta va suggerita tenendo conto di un grande numero di variabili e cercando di prevedere l’andamento futuro degli utili della società, caso per caso. In linea di massima, tenuto conto che la tassazione sui soci persone fisiche (la nota IRPEF) ha una aliquota massima del 43% che si applica sui redditi che superano i 75.000 euro, in molti casi la tassazione per trasparenza potrebbe essere molto più conveniente. La scelta dipende molto anche dalla predisposizione alla distribuzione degli utili, in quanto delle società che magari vivono la fase iniziale, potrebbero decidere di reinvestire in tutto o in parte i propri redditi nella società stessa, rischiando di rendere la tassazione per trasparenza un suicidio.

Molto dipende anche dalla situazione personale dei soci, i quali potrebbero avere diversi carichi di detrazioni per familiari a carico, per ristrutturazioni edilizie e per molto altro.

SEMPRE CON VOI

Per i nostri clienti, la scelta è sempre monitorata e ragionata. Per tutti gli altri, restiamo a disposizione per una consulenza che potrebbe farvi scoprire come ottimizzare il carico fiscale. Potete contattarci alla mail ansollena@studiosollena.it o tramite messaggio sulla nostra pagina facebook (www.facebook.com/studiosollena).

2 comments for this post
  1. E SE L’UNICO SOCIO FOSSE UNA HOLDING ALLA QUALE FA CAPO UN UNICO SOCIO CHE DETIENE IL 100% DI QUOTE?

    • admin

      In questo caso la tassazione tra aziende che fanno parte di un gruppo è pari al 5%: nel senso che quando la srl distribuisce l’utile alla propria capogruppo, ci sarà una tassazione del 5%.

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