Fondi imprese femminili: avvio di nuove imprese, sviluppo e consolidamento imprese esistenti

Sono ai nastri di partenza due misure di Invitalia finalizzate a promuovere e sostenere l’avvio e il rafforzamento dell’imprenditoria femminile, la diffusione dei valori dell’imprenditorialità e del lavoro tra la popolazione femminile, nonché massimizzare il contributo delle donne allo sviluppo economico e sociale dell’Italia.

Sono due le misure previste:

  • avvio di nuove imprese femminili;
  • sviluppo e consolidamento di imprese già esistenti.

Sostanzialmente la prima misura promuove imprese da creare oppure che già esistono da non più di 12 mesi; la seconda invece promuove imprese che esistono da più di 12 mesi.

C’è un tratto comune a entrambe le misure: le imprese devono essere “femminili” e con ciò si intende:

  • nel caso di impresa individuale (va bene anche attività libero-professionale), ovviamente la titolare deve essere una donna;
  • nel caso di società cooperative o società di persone (snc, sas), il numero di donne sul totale dei soci deve essere pari ad almeno il 60%;
  • nel caso di società di capitali (srl, generalmente), le quote di partecipazione devono appartenere a donne per almeno i due terzi e l’organo di amministrazione deve essere composto per almeno da due terzi da donne.

Le imprese possono essere di qualsiasi dimensione e possono avere sede in qualunque luogo del territorio italiano, anche se per il sud ci sono maggiori vantaggi.

FIn qui i tratti comuni.

Andiamo a vedere i tratti salienti delle due misure, tenuto conto che per la prima (avvio di nuove imprese) il canale per la presentazione delle istanze aprirà il prossimo 19 maggio 2022, mentre per la seconda (sviluppo e consolidamento) aprirà il prossimo 7 giugno 2022.

AVVIO DI NUOVE IMPRESE FEMMINILI

Le iniziative ammissibili prevedono programmi di investimento relativi:

a) alla produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;
b) alla fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
c) al commercio e turismo.

Le agevolazioni assumono la forma di contributo a fondo perduto, secondo questa articolazione:

  • per i programmi che prevedono spese ammissibili non superiori a 100.000 euro, le agevolazioni sono concesse fino a copertura dell’80% delle spese ammissibili e comunque per un importo massimo del contributo pari a 50.000 euro. Per le donne in stato di disoccupazione che avviano una impresa individuale o un’attività di lavoro autonomo, la percentuale massima di copertura delle spese ammissibili è elevata al 90%, fermo restando il limite di importo del contributo di 50.000 euro;
  • per i programmi che prevedono spese ammissibili superiori a 100.000 euro e fino a 250.000 euro, le agevolazioni sono concesse fino a copertura del 50% delle spese ammissibili.

Le spese ammissibili NON devono essere superiori a 250.000 euro (sempre al netto dell’IVA che ovviamente non è considerato un costo).

Sono ammesse le seguenti spese: immobilizzazioni materiali a servizio esclusivo dell’iniziativa (spese connesse all’installazione di macchinari, impianti ed attrezzature; macchinari, impianti e attrezzature; opere edili, esclusivamente nel limite del 30% del programma di spesa agevolabile); immobilizzazioni immateriali (brevetti, programmi informativi, servizi in cloud, spese per personale dipednente, esigenze di capitale circolante nel limite del 20% delle spese ritenute ammissibili (laddove per capitale circolante si intendono spese per materie prime, servizi di carattere ordinario, necessari allo svolgimento delle attività, ecc).

Le iniziative devono essere realizzate entro 24 mesi dalla data di trasmissione del provvedimento di concessione delle agevolazioni controfirmato dall’impresa femminile beneficiaria, pena la revoca delle agevolazioni concesse. Sulla base di motivata richiesta dell’impresa, il soggetto gestore può autorizzare una proroga non superiore a sei mesi.

 

SVILUPPO E CONSOLIDAMENTO IMPRESE FEMMINILI

A differenza della misura precedente, in questo caso le imprese “femminili” devono essere costituite da almeno 12 mesi. Le iniziative ammissibili sono le medesime.

Le agevolazioni invece sono concesse in base alla seguente articolazione:

  • per le imprese femminili costituite da almeno 12 mesi e da non più di 36 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le agevolazioni sono concesse per il 50% dell’ammontare complessivo in forma di contributo a fondo perduto e, per il restante 50%, in forma di finanziamento agevolato a un tasso pari a zero, fino a copertura del 80% delle spese ammissibili;
  • per le imprese femminili costituite da oltre 36 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, ferma restando la copertura del 80% delle spese ammissibili, l’articolazione di contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato prevista dalla medesima lettera si applica alle sole spese di investimento, mentre le esigenze di capitale circolante costituenti spese ammissibili sono agevolate nella forma del contributo a fondo perduto.

I finanziamenti agevolati hanno una durata massima di otto anni, sono a “tasso zero”, sono rimborsati dopo 12 mesi a decorrere dall’erogazione dell’ultima quota dell’agevolazione, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate, scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno.

I finanziamenti, inoltre, non sono assistiti da forme di garanzia.

In questa misura l’importo massimo dell’investimento è pari a 400.000 euro (come di consueto, sempre al netto dell’IVA).

Le spese ammissibili sono pressoché identiche alla misura che abbiamo analizzato prima, con una differenza però che riguarda il capitale circolante, il quale è ammesso:

  • nel limite del 20% delle spese complessivamente ammissibili, per le agevolazioni concesse alle imprese femminili costituite da non più di 36 mesi alla data di presentazione della domanda;
  • nel limite del 25% delle spese complessivamente ammissibili e, comunque, nella misura massima dell’80% della media del circolante degli ultimi tre esercizi alla data di presentazione della domanda, per le agevolazioni concesse alle imprese femminili costituite da oltre 36 mesi alla data di presentazione della domanda. 

Nessuna differenza per quanto riguarda i tempi di realizzazione (sempre entro 24 mesi dalla data di trasmissione del provvedimento di concessione delle agevolazioni).

SEMPRE CON VOI

Siamo pronti per gestire queste misure. Potete:

  • scriverci alla mail ansollena@studiollena.it per richiedere una scheda ancora più completa in merito a queste misure;
  • contattarci per un preventivo al numero 0918782021.

 

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