Tra le tante possibilità offerte dalla Legge di Bilancio 2023 per la cosiddetta “Tregua fiscale” c’è la regolarizzazione delle irregolarità formali, trattata dai commi da 166 a 173 dell’art.1.
Viene consentita, con un piccolo pagamento a forfait per ogni anno d’imposta, la possibilità di regolarizzare tutte le irregolarità, infrazioni, inosservanze di adempimenti di natura formale che non rilevano sui pagamenti dei tributi e che non incidono sulla determinazione della base imponibile ai fini del calcolo delle imposte.
Sono violazioni che normalmente vengono punite con sanzioni che vanno da 250 a 2.000 euro.
Chiaramente deve trattarsi di violazioni che ancora non sono state contestate.
QUANTO COSTA?
E’ previsto un pagamento di euro 200 per ogni periodo d’imposta che si vuole definire. Tale pagamento può essere effettuato in unica soluzione entro il 31 marzo 2023 oppure dividendolo in due rate, di cui la prima scade sempre il 31 marzo 2023 e la seconda il 31 marzo 2024.
DA COSA PROTEGGE QUESTA REGOLARIZZAZIONE?
Effettivamente sono veramente tante le violazioni da cui ci si può proteggere: sono tutta una serie di piccole violazioni nelle quali si può incappare. Facciamo qualche esempio:
- omessa o irregolare presentazione delle liquidazioni periodiche IVA (le cosiddette “LIPE”): può capitare che per ritardi nella consegna dei documenti, lo Studio potrebbe aver inviato in ritardo (o non inviato) le suddette dichiarazioni, anche se poi il pagamento dell’IVA è stato effettato regolarmente;
- omessa, irregolare o incompleta presentazione degli elenchi Intrastat: come sopra, può accadere la stessa cosa e anzi in questo caso ancor di più, tenuto conto che molti clienti spesso dimenticano di consegnare in tempo le fatture di acquisti effettuati presso altri paesi della CEE;
- irregolare tenuta e conservazione della scritture contabili;
- omessa o tardiva comunicazione dei dati al Sistema Tessera Sanitaria (questo riguarda principalmente gli operatori del settore sanitario);
- omessa comunicazione della proroga o risoluzione di un contratto di locazione soggetto a cedolare secca;
- violazione degli obblighi inerenti la documentazione e registrazione delle operazioni imponibili ai fini IVA, se la violazione non ha inciso sulla corretta liquidazione dell’imposta: in questa casistica dovrebbe rientrare il caso (molto comune) di invio di fatture elettroniche oltre il termine dei 12 giorni previsto dalla normativa;
- irregolare applicazione delle disposizioni concernenti l’inversione contabile (il cosiddetto “reverse charge”);
- mancata iscrizione al VIES.
Queste sono sono alcune delle violazioni sanabili tramite questa regolarizzazione.
SEMPRE CON VOI
Fermo restando che ogni caso va valutato singolarmente, il nostro consiglio è quello di aderire a questa regolarizzazione, almeno per gli ultimi 2-3 anni (che sono quelli per i quali i termini di accertamento vanno più in là nel tempo), dal momento che il sacrificio da sopportare non è eccessivo e la cifra da pagare per la regolarizzazione non è cospicua. I nostri clienti saranno contattati singolarmente, mentre chi volesse ricevere ulteriori può contattarti tramite i consueti mezzi.