Il Decreto Legge 145/2023, “collegato” alla manovra fiscale 2024, prevede all’art.4 la possibilità di differire il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi, cioè quello che normalmente è in scadenza il 30 novembre di ogni anno.
CHI PUO’ ACCEDERE AL BENEFICIO?
Il beneficio intanto non è per tutti. I paletti sono i seguenti:
- vale solo per le persone fisiche, quindi sono escluse le società di qualunque tipo;
- vale solo per i titolari di partita IVA;
- vale solo per coloro, tra i titolari di partita IVA, i quali nell’anno 2022 hanno dichiarato ricavi o compensi non superiori a 170.000 euro.
COME FUNZIONA IL BENEFICIO?
Non c’è alcun risparmio, ma solo un differimento (peraltro previsto solo per quest’anno, non è un beneficio “a regime” che varrà anche in futuro).
Coloro che rientrano nel beneficio, potranno pagare il secondo acconto delle imposte sui redditi entro il 16 gennaio 2024, anziché entro il 30 novembre (naturale data di scadenza), il tutto senza alcun interesse. In più, potranno decidere anche di rateizzare l’importo fino a cinque rate, da corrispondere a partire da 16 gennaio 2024 ogni mese, quindi la prima il 16 gennaio, la seconda il 16 febbraio, la terza il 16 marzo, la quarta il 16 aprile, la quinta il 16 maggio. Se si sceglie di rateizzare, andranno però corrisposti gli interessi sulle rate successive (quindi quelle di febbraio, marzo, aprile e maggio), al tasso del 6%.
Altra precisazione: questo differimento vale esclusivamente per le imposte sui redditi, per cui se negli importi da pagare sono compresi ad esempio i contributi INPS, per quelli non ci sarà alcuna proroga e dovranno essere pagati sempre entro il 30 novembre.
SEMPRE CON VOI
In prossimità della scadenza, saremo noi stessi a comunicare ai clienti i casi in cui sarà possibile scegliere di differire ed eventualmente rateizzare gli importi.