Molti cittadini di Partinico hanno ricevuto nei primi giorni del 2021 degli accertamenti TARI riguardanti gli anni 2015 e 2016.
Il Comune prova a recuperare le somme degli anni in oggetto, non pagate dai contribuenti. Ma siamo sicuri che questi avvisi di accertamento rispettino tutte le norme? Forse anche no! Abbiamo recuperato la deliberazione n.2 del primo marzo 2019, citata nella prima pagina degli accertamenti, con la quale è stato designato il funzionario responsabile per la riscossione dei tributi fino al 2016, da parte della Commissione Straordinaria di Liquidazione: ebbene, questa deliberazione non è esente da vizi che possono inficiare questi avvisi di accertamento. Per parlare del principale, possiamo dire che se i giudici tributari dovessero ritenere violata la norma che permette di firmare questi atti degli enti locali con la procedura della “firma a stampa”, si potrebbe addivenire a un annullamento.
In più, molti cittadini non hanno ricevuto un solo avviso di accertamento, bensì due (emessi a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro): anche su ciò ci sarebbe qualcosa da obiettare. E non ci dilunghiamo qui su altri piccoli vizi di cui sono portatori questi avvisi.
In conclusione, è possibile pertanto tentare la strada del ricorso tributario, soprattutto se gli importi richiesti sono consistenti e ne può quindi valere la pena.
Mancano ormai pochi giorni (i ricorsi tributari vanno proposti entro 60 giorni dalla notifica degli avvisi): chi volesse saperne di più, ci può contattare alla mail ansollena@studiosollena.it o tramite messaggio sulla nostra pagina facebook.