Si riporta di seguito il COMUNICATO STAMPA dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed e.c. in merito allo spot televisivo sullo scontrino elettronico.
SPOT AGENZIA DELLE ENTRATE SU SCONTRINO ELETTRONICO, L’UNIONE GIOVANI COMMERCIALISTI: “E’ PUBBLICITÀ INGANNEVOLE”
14 GENNAIO 2020 – Scopriamo in questi giorni dalla Tv che l’introduzione dello scontrino elettronico non ha lo scopo di contrastare l’evasione né di avviare la tanto annunciata semplificazione degli adempimenti, ma solo l’obiettivo di eliminare la tenuta della contabilità rendendola “automatica”.
Nello spot dell’Agenzia delle Entrate che sta andando in onda in questi giorni sui principali network televisivi, infatti, viene “spiegato” che «dal 2020 la gestione della contabilità diventerà automatica con il registratore di cassa telematico».
Si tratta di una pubblicità ingannevole che svilisce il lavoro di un’intera categoria professionale, perché agli addetti ai lavori ma anche a tutti i contribuenti è già piuttosto chiaro ed evidente che anche con lo scontrino elettronico la contabilità continuerà ad esistere e di certo non diventerà automatica.
Si ricorda che la contabilità non può essere la mera contabilizzazione delle chiusure del registratore di cassa di un’azienda e tantomeno, visto che si tratta della “tenuta delle scritture dei fatti di gestione”, può essere automatica “semplicemente” grazie alla registrazione automatizzata dei corrispettivi, che costituiscono solo una parte (pur se fondamentale) dell’intera vita aziendale che dovrà sempre essere monitorata nel suo complesso direttamente dai contribuenti e dai loro professionisti.
Non si può ridurre tutto a un semplice click su una tastiera.
Con lo scontrino elettronico dovrebbe diventare semmai, come originariamente dichiarato dal governo, più semplice scovare gli evasori. Il nuovo registratore di cassa, infatti, inviando automaticamente anche i dati riguardo ad aperture e chiusure e i periodi di inattività, dovrebbe agevolare il Fisco nella verifica del volume d’affari di un esercizio commerciale ed eventualmente attivare controlli se non vengono “battuti” gli scontrini elettronici.
Riteniamo pertanto che nel suddetto spot sarebbe stato per esempio più utile ricordare il contrasto all’evasione di una procedura come questa, piuttosto che magnificare fantomatiche e inesistenti semplificazioni, oltre che, ad esempio, spiegare alle persone fisiche che dal 2020 per poter usufruire della detrazione del 19% dall’Irpef, salvo alcune esclusioni, le spese dovranno essere pagate con sistemi tracciabili, altrimenti non potranno essere detratte. Assistiamo quindi ancora una volta alla diffusione di informazioni ingannevoli e superficiali che inutilmente sviliscono il lavoro e l’impegno di un’intera categoria professionale.
La Giunta dell’UNGDCEC