Il pagamento dei versamenti sospesi nel periodo del lockdown

Il prossimo 16 settembre bisogna riprendere i pagamenti sospesi durante il lockdown, quali ad esempio i versamenti iva di marzo, l’iva mensile di aprile e maggio o i contributi previdenziali che scadevano a maggio, così come l’iva del primo trimestre 2020 (per i trimestrali) che scadeva anch’essa a maggio. I soggetti che rispettavano le condizioni previste dai vari decreti d’emergenza, hanno infatti potuto sospendere tali versamenti. Nessun regalo, si badi: solo una sospensione! Infatti adesso bisogna riprendere i pagamenti.

MODALITA’

In un primo momento era possibile scegliere tra il pagamento in unica soluzione con scadenza 16 settembre oppure con rateizzazione in rate mensile, con un massimo di 4 (quindi 16 settembre, 16 ottobre, 16 novembre e 16 dicembre). Il Decreto Agosto ha invece modificato ulteriormente questa “ripresa”, dando una ulteriore possibilità: si può scegliere di dividere a metà le somme oggetto di sospensione e quindi pagare il 16 settembre solo il 50%, oppure rateizzare questo 50% nelle 4 rate con scadenza 16 settembre, 16 ottobre, 16 novembre 16 dicembre. Il restante 50% si può pagare con la nuova scadenza del 16 gennaio 2021, in unica soluzione oppure anche in questo caso a rate, con la possibilità di arrivare addirittura a 24 rate mensili. Insomma, le combinazioni sono veramente tante.

Cercando di riepilogare, supponendo di avere 1.000 euro da pagare di iva sospesa a maggio e dovendo procedere al pagamento, alcune delle alternative sarebbero:

  • pagamento di 1.000 euro il 16 settembre 2020;
  • pagamento di 4 rate da 250 euro mensilmente dal 16 settembre (o anche 3 rate da 333,33 o anche due rate da 500);
  • pagamento di 500 euro il 16 settembre e 500 euro il 16 gennaio 2021;
  • pagamento di 500 euro in quattro rate da 125 euro a partire dal 16 settembre e i restanti 500 euro il 16 gennaio 2021;
  • pagamento di 500 euro in quattro rate da 125 euro a partire dal 16 settembre e i restanti 500 in 24 rate da 20,83 euro a partire dal 16 gennaio 2021 (quindi per tutto il 2021 e per tutto il 2022).

Insomma, si può scegliere la combinazione che più si preferisce. Il rischio è quello di creare un po’ di confusione e soprattutto perdersi qualche rata per strada.

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