Molte aziende, anche sfruttando ormai le tecnologie informatiche (possibilità di vendita tramite marketplaces quali Amazon, possibilità di creare siti di e-commerce), hanno iniziato a vendere i propri prodotti a privati consumatori esteri.
Dal primo luglio 2021 bisogna però fare attenzione al nuovo regime IVA O.S.S. (one stop shop), da adottare laddove le vendite estere dovessero superare il valore di 10.000 euro nell’arco di un anno, altrimenti bisognerebbe aprire una partita IVA (la cosiddetta “identificazione”) nei vari stati esteri in cui si vende la merce.
Aderire a questo regime comporta una iscrizione, nonché la presentazione di una dichiarazione trimestrale entro il mese successivo alla fine di ogni trimestre; l’iva incassata dalle vendite estere (che sarà pari all’IVA degli stati esteri, per cui al cliente di Berlino si venderà con l’aliquota iva tedesca, al cliente di Copenhagen con l’aliquota iva danese e così via), sarà cumulativamente versata sempre entro la fine del mese successivo al trimestre di riferimento.
Non essere in grado di gestire queste importanti novità, comporterà pesanti conseguenze sanzionatorie.
SEMPRE CON VOI
Noi siamo in grado di gestire le dichiarazioni e gli adempimenti del regime O.S.S. e I.O.S.S. (quest’ultimo si utilizza nel caso di importazione di beni da paesi extraeuropei e poi ceduti in ambito europeo). I nostri clienti dormiranno sempre sonni tranquilli.