Il contributo a fondo perduto di cui all’art.25 del Decreto Rilancio, D.L.34/2020, di cui vi avevamo già parlato qui, spetta ai soggetti localizzati in Comuni colpiti da eventi calamitosi, a prescindere dal requisito del calo del fatturato.
Questo è quanto previsto dallo stesso art.25, al comma 4. Ciò che invece appare chiaro proprio negli ultimi giorni, a ridosso della scadenza per la richiesta del contributo (prevista per il prossimo 13 agosto), è che i Comuni in stato di emergenza alla data in cui è esplosa la pandemia da Covid-19 sono davvero tantissimi e non sono certo solamente quelli interessati dal virus stesso: ad esempio tantissimi comuni siciliani versavano in stato di emergenza per le alluvioni di fine 2018 che causarono anche diverse vittime nella provincia di Palermo. Ebbene, per i soggetti che hanno domicilio o sede operativa in tali comuni, è possibile usufruire del contributo anche se non è avvenuto il calo dei due terzi del fatturato; e anche se dal confronto emerge che il fatturato di aprile 2019 era pari a zero e quello di aprile 2020 era pari a zero; e anche, addirittura, laddove il fatturato di aprile 2020 fosse superiore rispetto a quello di aprile 2019!
In pratica, verrebbe by-passata la condizione di accesso al calcolo del contributo. Il calcolo, poi, è il consueto: va applicata una percentuale al calo (percentuale variabile in base al volume dei ricavi del 2019), con un minimo di 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 euro per le persone giuridiche. Ciò significa che laddove non dovesse esistere un calo (quindi nel caso di “zero” ad aprile 2019 e “zero” ad aprile 2020; oppure nel caso in cui i ricavi di aprile 2020 fossero anche superiori), il calcolo darebbe comunque zero ma si finirebbe ad avere il contributo minimo (1.000 o 2.000 euro).
La questione, in un primo momento molto dubbia, è stata oggetto di una pregevole analisi della FNC (Fondazione Nazionale Commercialisti), la quale ha pubblicato un documento che ha spiegato il concetto di “stato di emergenza” e il funzionamento delle delibere di tale stato.
Ebbene, sono tantissimi in tutta Italia i Comuni che versavano in uno stato di emergenza quando è scattata l’epidemia da Covid-19 e pertanto sono tantissimi i soggetti che possono usufruire (ancora per pochissimo tempo) della possibilità di richiedere il contributo. Nella sola provincia di Palermo i comuni colpiti sono quasi la totalità.
Se operate in territorio siciliano e volete conoscere se il vostro comune è inserito nell’elenco di quelli colpiti, scrivete in privato o tramite un commento e vi risponderemo il prima possibile. In ogni caso, chi può ne approfitti.