Legge di Bilancio 2023: ampliata la soglia di accesso al regime forfetario

Il comma 54 dell’art.1 della Legge di Bilancio 2023 amplia la soglia di accesso al regime forfetario.

In precedenza per accedere occorreva non aver superato nell’anno precedente la soglia dei 65.000 euro di ricavi/compensi: tale importo è stato modificato in 85.000 euro.

Si fa riferimento ai ricavi/compensi dell’anno precedente, per cui chi nel 2022 dovesse aver realizzato ad esempio ricavi per euro 70.000, potrà già dal 2023 accedere al regime forfetario.

E’ stata inoltre introdotta una clausola antielusiva:

  • chi dovesse superare in un anno l’importo di 85.000 euro, ma non di 100.000, sarà costretto ad abbandonare il regime forfetario dall’anno successivo;
  • chi invece dovesse superare persino l’importo di 100.000 euro, sarà costretto già nel corso dell’anno stesso ad abbandonare il regime forfetario, procedendo quindi ad applicare l’iva a partire della operazioni che hanno comportato il superamento del limite.

Ricordiamo che il regime forfetario comporta l’applicazione di una aliquota del 15% sul reddito determinato a forfait, applicando una percentuale (variabile in base al tipo di attività svolta, ad esempio per le attività professionali è pari al 78%) all’importo dei ricavi/compensi realizzati nell’anno. Chi sta in questo regime, esce dal “mondo IVA”, quindi non applicherà l’imposta sulle fatture emesse, ma al contempo non potrà ovviamente detrarre quella delle eventuali fatture di acquisto. Va da sé che può essere svantaggioso ad esempio nel caso di consistenti investimenti in beni strumentali.

In linea generale può essere molto vantaggioso, anche se bisogna considerare il rischio di perdere le detrazioni irpef che sarebbero applicate su un reddito assoggettato a tale imposta (il regime forfetario prevede il pagamento di una imposta sostitutiva dell’irpef, la quale non contempla detrazioni). Inoltre in caso di redditi non elevati, potrebbe essere addirittura più oneroso, per cui ogni caso va esaminato singolarmente con la dovuta perizia e una corretta visione strategica.

Attenzione anche agli “ostacoli” per l’accesso: tra i principali, non può accedere chi è titolare di un reddito di lavoro dipendente o pensione superiore ai 30.000 euro, chi eroga compensi a dipendenti per un importo superiore ai 20.000 euro.

SEMPRE CON VOI

Per i nostri clienti, valutiamo di anno in anno l’eventuale convenienza ad adottare o abbandonare il regime. Chi volesse informazioni in merito, può contattarci (telefono, mail, pagina facebook).

 

 

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